Intelligenza Artificiale

11.08.2023

L’intelligenza artificiale (IA) è diventata in poco tempo uno dei principali argomenti di discussione. Oggi se ne parla ovunque, nel bene e nel male.

applicazioni e scenari in ambito economico, finanziario e assicurativo

Si è immediatamente compreso che grazie alle innumerevoli applicazioni possibili dell’IA, questa tecnologia può avere e avrà un impatto significativo sulla vita sociale ed economica di singoli individui, imprese, istituzioni e intere nazioni.

Non sorprende dunque che il  Parlamento Europeo abbia di recente creato una Commissione incaricata di valutarne gli effetti e di proporre una tabella di marcia a lungo termine dell'UE per l'IA.[1]

È indubbio, infatti, che a fronte degli innumerevoli vantaggi che l’IA può offrire, vi possono essere anche rischi e criticità di cui tenere conto. Proprio per questo lo scorso 28 settembre 2022 la Commissione europea ha annunciato l’adozione di due proposte normative volte ad adattare le norme sulla responsabilità civile all’era digitale.

La prima proposta va ad aggiornare l’attuale “Direttiva sulla Responsabilità”, mentre la seconda consiste in una nuova direttiva, più specifica, proprio sulla responsabilità per l’Intelligenza Artificiale, una vera e propria “Direttiva IA”, che facilita l’ottenimento del risarcimento del danno da parte di coloro che abbiano subìto danni derivanti dall’impiego di sistemi di intelligenza artificiale.[2]

Si tratta di un notevole passo avanti verso un uso più regolamentato, e quindi sicuro, dell’intelligenza artificiale in ambito economico e finanziario, istituendo di fatto la responsabilità civile nel suo utilizzo.

Con un utilizzo sempre più diffuso di questa tecnologia diventa fondamentale poter individuare con certezza il responsabile di eventuali danni causati da dispositivi o servizi basati sull'IA. Non meno importanti sono poi temi come il diritto d’autore o la potenziale mancanza di trasparenza nell'utilizzo dei dati.

Ma non finisce qui, perché un utilizzo non regolamentato dell’intelligenza artificiale potrebbe avere ripercussioni a livello sociale. Si pensi al possibile impatto che la stessa potrebbe avere sull’opinione pubblica tramite la creazione di bolle informative, diffondendo contenuti manipolati e deepfake o compromettendo diritti inviolabili.[3]

Tornando al nostro ambito di interesse, si stanno delineando alcune interessanti prospettive nel mondo economico in cui l’ausilio dell’intelligenza artificiale potrebbe essere cruciale.

L’IA viene già ampiamente utilizzata in finanza, si pensi al comparto fintech, e la sua applicazione a livello bancario può migliorare una serie di processi, dalla gestione dei conti online alla creazione di un servizio clienti rapido ed efficace, passando per la gestione di grandi quantità di dati per offrire consulenze finanziarie personalizzate.

L’intelligenza artificiale può essere usata anche per individuare il più velocemente possibile delle irregolarità. Questa capacità è fondamentale per prevenire frodi finanziarie e riciclaggio di denaro, oltre a proteggere istituti e clienti da possibili attacchi informatici.

L’IA può inoltre trovare applicazione a sostegno della sostenibilità, rendendo più facile la valutazione delle aziende secondo un punteggio ESG (Ambiente, Sociale, Governance) che, una volta applicato ad azioni o fondi, è in grado di fornire indicazioni sul livello di attenzione alla sostenibilità e guidare scelte di investimento in ottica green.[4] 

L'intelligenza artificiale può avere un ruolo cruciale anche nel contesto del credito, contribuendo a ridurre il rischio finanziario e ottimizzare il processo di gestione dei clienti.

Come? Innanzitutto, aiutando le aziende nella decisione se concedere o meno credito, offrendo in modo rapido e oggettivo una valutazione accurata della situazione finanziaria dei potenziali clienti. Grazie agli algoritmi di IA è infatti possibile identificare i modelli comportamentali passati e utilizzarli come indicatori di rischio per prevedere situazioni future.

Non solo, l’intelligenza artificiale può essere usata in svariate attività: dalla personalizzazione dell’interazione con i debitori al miglioramento del P2P (Procure to Pay process flow), automatizzando i sistemi di fatturazione e di sollecito dei pagamenti, semplificando così la gestione delle registrazioni contabili.[5]

In futuro l’integrazione nei processi decisionali dell'intelligenza artificiale e del machine learning diventerà sempre più essenziale per una gestione efficiente dei crediti, permettendo di anticipare eventuali problemi o deterioramenti finanziari, interrompendo alla radice potenziali "epidemie" di mancati pagamenti che, come spesso accade, si diffondono dal cliente al fornitore, aumentando in modo esponenziale i rischi di investimento e di fornitura.[6]

L’uso dell’IA può permettere alle aziende di prevedere in autonomia i rischi e sostituirsi a un broker assicurativo? Al momento è da escludersi visto che l’IA per poter funzionare al meglio ha bisogno di dati e di indicazioni procedurali. Usata nel modo errato potrebbe, al contrario, divenire non solo inutile, ma persino dannosa.

Come sostenuto in una recente intervista da Giuseppe Corasaniti, giurista, ex magistrato e docente di Intelligenza artificiale, Machine learning e Diritto alla Luiss, a fronte dei molti vantaggi che le tecnologie intelligenti possono offrire in una società sempre più digitale, vi è anche il rischio di illudersi che esse possano risolvere tutti i nostri problemi, finendo per delegare loro scelte che invece devono essere prese da esseri umani o quantomeno verificate in modo accurato da chi abbia le competenze per farlo.

L’IA può però aiutare il broker assicurativo, che ben conosce i processi relativi al rischio di insoluti, a individuare i dati più significativi, migliorare la valutazione del rischio, prevenire perdite e rendere più efficiente dell’intera operatività, consentendo così di offrire polizze personalizzate, un piano assicurativo adatto alle esigenze del cliente e prezzi competitivi, oltre a contribuire, attraverso l’analisi documentale, all’elaborazione di eventuali reclami, identificando rapidamente quelli fraudolenti o non aderenti alle normative.[7]

Da quanto esposto, è ormai chiaro che questa tecnologia è destinata a restare fra noi a lungo e rivoluzionare per sempre il modo di vivere e lavorare.
Opportunità e criticità, come abbiamo visto, vanno a braccetto. La grande sfida sarà quella di saper usare l’intelligenza umana nel guidare con responsabilità ed etica quell’altra intelligenza, quella artificiale.
 
Ulteriori fonti di approfondimento:
 
L'intelligenza artificiale nell'asset e nel wealth management
Autori: N. Linciano, V. Caivano, D. Costa, P. Soccorso, T.N. Poli, G. Trovatore
Editore: Quaderno FinTech n. 9 - giugno 2022 [formato PDF]
Link: https://www.consob.it/web/area-pubblica/ft9
 
TECNOLOGIE INTELLIGENTI: Rischi e regole
Autore: Giuseppe Corasaniti
Editore: Mondadori
isbn: 9791220601238